05 aprile 2012

L'augurio Pasquale del "nostro" Mirco


Pasqua 2012
Buona Pasqua, cari amici, vi faccio i miei migliori auguri, a voi e alla vostra famiglia. Potrei finirla
qui e sentirmi a posto così. Ma non mi può bastare, anzi non voglio che mi basti.
Vorrei andare oltre, vorrei farvi sentire che quella parola ″ amici″ viene da dentro, che è calda, che
non è una parola di circostanza; è voglia di stare insieme, di consolare e di essere consolato, è
voglia di condividere gioia e dolore.
In che strano mondo viviamo se ci servono pretesti per essere gentili, se ci servono pretesti per far
sentire agli altri il calore del nostro affetto, per fargli sentire la voglia di condividere un momento
felice.
Pasqua, è finito l'inverno. Ecco i cari germogli accarezzati dal vento di primavera, ecco gli alberi
fioriti di rosa e di bianco, ecco l'erba di smalto, più verde che mai.
″ Che bene″, penso tra me ,″ siamo appena all'inizio; quante albe ancora, di rugiada e silenti, quanti
giri in laguna, quanti caldi meriggi sonnolenti, quanti rossi tramonti, quante umide notti di stelle, a
guardare in alto e sognare″.
Nel presagio è la gioia, ma il presente è già dopo, è già ieri; diventa ricordo e scivola via, come
sabbia tra le tue piccole mani. Mentre mi passa davanti l'estate penso sempre: ″ c'è ancora molto″.
Poi quasi improvviso, inesorabilmente, arriva l'autunno, colorato di bruno e di rosso. Le prime
nebbie, e poi è subito inverno. Il mondo dimentica i colori della dolce stagione e diventa grigio. Il
cielo livido, l'acqua opaca in laguna, il vento e la pioggia. Io odio l'inverno.
Ti accorgi che vivi di ricordi e pensi che forse tutto è un ricordo; chissà dopo, quando non potrai più
ricordare. Nessuno lo sa, nessuno è tornato per raccontare. Intanto io mi ricordo di voi ed è un bel
ricordo, un ricordo che scalda il mio cuore.
mirco
Spinea 02\04\2012

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