18 giugno 2012

articolo del 17 Giugno 2012 La Nuova Venezia.

LA PROVINCIA IN AIUTO DELLA REMIERA CASTEO L'ASSESSORE SI E' RECATO IERI ALLA VOGA
Anche la Provincia si attiva per i danni subiti in laguna in seguito alla tromba d'aria di martedì scorso, soprattutto per quelli della Remiera Casteo. Ieri l'assessore provinciale alla Voga alla veneta Lucio Gianni, assieme ai consiglieri Roberto Dal Cin, Pietro Botoluzzi, Serena Ragno e al presidente del coordinamento associazione Remiere Giovanni Giusto hanno effettuato un sopralluogo nella sede della Remiera, situata dietro la scuola navale Morosini, di fronte all'isola della Certosa, e rasa al suolo dalla tromba d'aria. Le 35 imbarcazioni della remiera a causa della tromba d'aria che nei giorni scorsi ha colpito Venezia hanno subito danni pesanti, alcune delle quali risultano inutilizzabili. Martedì a Ca' Corner la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto incontrerà i consiglieri della Remiera Casteo e delle società remiere veneziane. «Chiederemo alla presidente Zaccariotto - ha detto ieri l'assessore Gianni - di farsi carico con il Comune per sollecitare la società che sta realizzando la darsena di mantenere tempi brevissimi per la costruzione definitiva della struttura per il deposito delle imbarcazioni. La regata di San Pietro del 29 giugno prossimo si svolgerà comunque regolarmente azie all'intervento e alla collaborazione di tutte le altre Remiere. Inoltre interverremo sulla Regione per chiedere un'attenzione particolare in merito a questo stato di emergenza affinché vengano stanziati fondi che da due anni non vengono destinati alla Voga alla Veneta». Il consigliere Dal Cin ha aggiunto: «la Commissione si impegna a portare avanti un documento affinché tutte le istituzioni vengano coinvolte nel far ripartire le Remiere al più presto possibile. La voga è una tradizione che intendiamo tutelare. C'è inoltre l'impegno unanime della commissione "Voga alla veneta" a destinare i circa 90 mila euro per il progetto Veneto "Olimpica" che coinvolge tutto il mondo della voga. Ciò al momento non si può concretizzare perché questi fondi sono vincolati a residuo di bilancio. Quindi non vogliamo creare illusioni». Anche il Comune di Venezia - che ha stanziato dal fondo di riserva 50 mila euro per i primi interventi urgenti dopo la calamità che ha colpito Sant'Elena, Sant'Erasmo e la Certosa - attende ancora di capire se potrà utilizzari parte dei fondi residui di Legge Speciale prima destinati a Marghera, ma già impegnati, senza violare i limiti del Patto di Stabilità. La prima stima ha calcolato in 2 milioni e 400 mila euro i danni del tornado, esclusi quelli all'agricoltura.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma questi 90.000 euri invece che usarli per un progetto insulso, non si possono svincolare e dare in gran parte o anche tutti per questa emergenza?
E perché da due anni non ci sono soldi per le singole società invece i 90.000 sono accantonati per il solo coordinamento anche se ci sono società che non ne fanno parte?

Canottieri Treporti ha detto...

La politica...