31 agosto 2012

MANCA POCO:

Ci siamo quasi,
ancora qualche momento e poi sarà, di nuovo, meravigliosamente, Regata Storica! Domenica, per tutto il pomeriggio, il popolo del remo si riapproprierà di Venezia; ancora una volta, anche quest'anno.

Non c'è più tempo per le polemiche degli ultimi giorni, tutti saranno presi dalla magica atmosfera: l'incanto del Canal Grando vestito a festa, i palazzi riflessi sull'acqua, le autorità, i tifosi, i turisti, trasognati e curiosi, faranno mille fotografie; ci saranno i figuranti con i sontuosi costumi medievali, di rosso, d'oro e d'argento; le barche della parata, le barche delle remiere,eleganti, affilate come coltelli; ci saranno i galeoni e le " bisse" del Garda; non mancheranno i gondolieri in festa.

Protagonisti, in acqua, davanti a tutto, i regatanti: ancora una volta, loro che questa giornata hanno a lungo sognato; e ritornano alla mente le prime tiepide giornate di primavera, dolcissime, in barca accarezzare l'acqua fredda e limpida della laguna. Testardamente, infaticabilmente, qui iniziava il nuovo sogno e la lunga rincorsa.

Quante cose potrei scrivere di questa splendida manifestazione, mille e poi mille, ma ora il nostro pensiero va ai giorni di vigilia: nelle remiere sono arrivate le barche da regata; per gli equipaggi sono gli ultimi allenamenti, pieni di entusiasmo, pieni di nuova speranza. Pieni di gioia.

Passano veloci gli ultimi pomeriggi dell'estate dorata, e il sole regala i tramonti più belli e, in lontananza, le montagne brune sembra che abbraccino la laguna;i diportisti rientrano presto, alla fine del pomeriggio; si va a remare nel silenzio tranquillo della sera: non ci sono onde, non c'è l'odiato frastuono dei motori che violentano l'acqua.

Sotto ai piedi, elastica, la barca colorata scivola via, frusciando e gorgolgliando di schiuma leggera; le braccia spingono senza fatica: ecco un altro equipaggio, un cenno di saluto, senza parlare, nel ritmo dei remi condividere il magico momento e poi ritornare " in remiera",in compagnia; parlare ancora della regata: i consigli per i più giovani; preoccupati, si scherza, si fanno pronostici; qualcuno azzarda provocatorie scommesse.

Il momento è magico, per tutti, e già si preparano le barche per il corteo storico; anche quest'anno non mancheranno i tifosi, nessuno vuole mancare, e rivedi gli amici che non incontravi da tanto: " Ciao come va?", e il tuo cuore prova ancora quel vecchio brivido che non sai descrivere con le parole.

Passano i giorni, cresce la tensione per chi deve gareggiare, e poi si scioglie, parlando delle altre volte; magari lucidando il fondo della barca per " rubare" qualche centimetro alla fatica; tra compagni di barca si ridiscutono le strategie della partenza; si guardano le previsioni del tempo; si studiano le maree; poi si incrociano le dita e si confida nella sorte dei numeri d'acqua.

Gli stessi momenti, in ogni remiera: gli uomini, le speranze, le ambizioni, il presagio della battaglia; e già i muscoli si tendono, e l'animo prepara la sfida alla fatica, fiorisce l'orgoglio sportivo: sarà lotta, come sempre, all'ultimo sangue, nessuno si risparmierà, tutto quello che c'è verrà fuori. Tutto.

Domenica pomeriggio, in Canal Grando, sarà ancora festa; ancora una volta, anche quest'anno: vogare e sognare.

2 commenti:

mirco ha detto...

bravo marchetto!

Marco ha detto...

a 4 mani...