27 agosto 2012

Prima della regata storica:

Cari lettori,
In quest'ultimo periodo, dove abbiamo volontariamente rinunciato ad aggiornare puntualmente questo blog con batterie, tempi e classifiche, noi del team abbiamo pensato come offrire a voi appassionati di voga, di sport e di laguna, la possibilità di leggere qualcosa di nuovo, uno spunto per alcune riflessioni che inevitabilmente sorgono spontanee.
Cominciamo con il dire che certi argomenti sono delicati e difficilmente si viene a conoscenza di tutti gli elementi utili per formulare un giudizio obbiettivo, noi, comunque ci proveremo, speranzosi di poter cogliere qualche riflessione di chi con pazienza vorrà leggere le righe che seguiranno.

Risulta già difficile capire se il movimento di voga alla veneta recluta un sempre maggior numero di appassionati o se ci troviamo di fronte alla tendenza inversa, analizzando i dati delle iscrizioni alle regate comunali, si nota un incremento nelle categorie minori (uomini di serie b, giovani e giovanissimi) una situazione pressoché stabile nelle donne (anche se il circuito intersocietario per donne esordienti, sembra poter garantire i ricambi generazionali) ed un lieve calo di iscrizioni nelle regate dei campioni (eccezion fatta per la regata dei gondolini), per quanto riguarda i cortei e le regate intersociali il numero di partecipanti, ovvero tutta quella fetta di appassionati che definiremo "amatori", presenta un incremento di giovanissimi e di persone "over 50" mentre la fascia di età che va dai 20 ai 40 anni risulta esigua; accorperemo a questa categoria anche gli appassionati ed i tifosi che seguono le manifestazioni seppur, dai tanto dicussi  "barchini" al seguito delle regate che comunque sono sembrati meno degli anni passati: Traendo le nostre personalissime conclusioni, ci sentiamo di affermare che l'interesse per la voga è notevolmente calato e gli sforzi delle remiere per tener in piedi il movimento sono concentrarti perlopiù sui giovanissimi (schie, maciaree, ecc...) che comunque difficilmente proseguono oltre i 18 anni.

Il Comune di Venezia, forse obbligato dai problemi di bilancio, nonostante gli sforzi non riesce a sostenere i costi delle manifestazioni senza dover tagliare i premi, il personale impiegato e le condizioni dei campi di regata (vedi corsie) nonché la manutenzione delle imbarcazioni, aggiungeremo che gli sponsor esterni, che in passato hanno contribuito alla buona riuscita degli eventi, sempre con più difficoltà tendono la mano al Comune di Venezia, un po' per colpa della crisi e forse un po' per la scarsa visibilità che le "nostre" manifestazioni riescono a garantire, in merito, da anni ormai si sentono lamentele e scontenti per la diretta RAI che propone una "Storica da cartolina" troppo distante da quella che invece si "respira" o si dovrebbe "respirare" a Venezia, vada che le esigenze televisive sono diverse dalle nostre, vada pure che lo spettatore vuole vedere le gondole, i canali, le calli e i campielli, ma non possiamo comunque accettare che il corteo e le regate assumono un ruolo di contorno durante le trasmissioni.
Le cose non vanno di certo meglio nelle altre Regate Comunali che, oltre al calo dei premi e del livello tecnico-agonistico si trovano di fronte a vecchi problemi mai risolti come il moto ondoso dei campi di regata o l'applicazione del regolamento da parte di giudici non sempre competenti e preparati; a tutto aggiungeremo  le sommesse critiche al nuovo sistema della formazione delle batterie (sistema a punti) che non sempre riesce garantire delle selezioni equilibrate.
L'Associazione Regatanti, pur operando ininterrottamente estate ed inverno a favore di tutti gli appassionati, difficilmente riesce ad accontentare tutte le parti, in quanto, gli interessi sono diversi e può capitare che alcune decisioni vadino a privilegiare qualcuno a discapito di qualcun'altro, non ultima la discussa proposta di far saltare ai primi del "ranking " la prima fase di qualificazione dei gondolini.

Le cose, non vanno di certo meglio a livello "sociale" dove le remiere arrancano alla buona per far quadrare i bilanci e garantire le manutenzioni alle preziose imbarcazioni sociali  mentre  il numero delle competizioni ed iniziative "remiere" è notevolmente inferiore rispetto agli anni novanta, il coordinamento, dal canto suo, tenta in qualche maniera di rafforzare l'intero movimento, ma anche in questo caso i pareri e le opinioni sono discordanti e ci sono già dei "circuiti" indipendenti che tentano degli approcci diversi.

L'impressione che abbiamo è quella di trovarci difronte ad un momento di svolta dove, bisognerebbe organizzare degli incontri con tutte le parti interessate per studiare delle valide strategie atte a risolvere i problemi e utili a garantire la continuità del "fenomeno voga alla veneta"

Sono accette e particolarmente gradite le opinioni altrui.


6 commenti:

ds ha detto...

Quadro perfetto!

Regatante ne de serieA ne de serieB ha detto...

Tutto giusto... Ma finché si fa la guerra nn solo tra regatanti e membri organizzativi ma tra regatanti stessi di categorie diverse dove l'uno snobba l'altro... Beh nn credo si vada da nessuna parte.... Quando manca l'acqua manca per tutti... Come quando le cose vanno bene vanno bene per tutti...perciò credo in primis c dovrebbe essere un po' di più coesione tra serie a serie b ecc.... Anca perché i dise l'unione fa la forza!

Anonimo ha detto...

Ma colui che predica tutte queste cose positive, partecipa alle riunioni dell'associazione regatanti?

Canottieri Treporti ha detto...

Innanzi tutto, qui si parla di movimento voga in generale quindi non solo dell'aspetto prettamente agonistico, poi, secondo noi, le riunioni andrebbero fatte a rotazione nei vari luoghi dove si pratica la voga agevolando quindi di volta in volta, la gente del Lido, di Pellestrina, della terraferma, di Treporti ecc... Non trovi?

Canottieri Lago di Santa Croce ha detto...

Parlate con l'Avvocato Marino Almansi che da anni governa l'Associazione Regatanti, la spartizione dei premi, il calendario delle regate e per ultimo il sistema dei punteggi per la composizione delle batterie eliminatorie! Comunque le distanze in vaporetto o autobus da Punta Sabbbioni, Da Burano, Da Sant'Erasmo, da Pellestrina e dalla Riviera del Brenta si aggirano tutte sui 45 minuti da tragitto. Per le due riunioni che si fanno in inverno prima della stagione non muore nessuno anche se la sede si trova a Venezia! Lamentarsi è più facile che cercar di costruire!

Canottieri Treporti ha detto...

Guarda che non ci stiamo lamentando, vorremmo solo fare il punto della situazione, mi sembra che comunque in questo blog si è sempre cercato di costruire, comunque all'ultima assemblea dei regatanti era per noi presente Gabriele che è dovuto andar via verso le dieci di sera con l' assemblea ancora in corso!!!