02 settembre 2012

REGATA STORICA 2012


Cari lettori,

l'ironia della sorte vuole che spetti proprio a me scrivere questo post; proprio io, che dovrò convivere con il brutto ricordo di questa Storica 2012. Non per questo mi tirerò indietro e proverò a buttar giù qualcosa. Magari mi farà bene!

Arrivando in bacino S.Marco dalla Giudecca, la vista del campo di gara, con gli equipaggi che si preparano alla regata mi fa subito sospirare, l'emozione è sempre la stessa, anno dopo anno, non ci si abitua mai.

Da lontano studi le corsie e cerchi di vedere la punta della Salute: ti immagini già lì, magari davanti a tutti i tuoi avversari, sai che tra poco dovrai fare i conti con la sorte, ma dalla tua ci sono i tuoi compagni ed i tuoi mesi di allenamento, di contro sai che nessuno è lì per far la comparsa e tutti gli avversari daranno il massimo; pensi tra te e te " sarà dura, sarà bellissimo".

Poco ancora, ed i giovanissimi si prepareranno al cordino di partenza e, già, subito, tutti quelli che vogheranno dopo, con gli occhi puntati per vedere come usciranno dalle " spighe" di boe, perché da quel momento, si saprà con precisione come interpretare il campo di gara.

Orgoglio delle remiere, ogni " campioncino", ha i suoi tifosi e i suoi maestri che non tarderanno a farsi sentire dai barchini ormeggiati davanti S.Giorgio. La vista delle nove barche, schierate alla partenza, mi fa sempre pensare a quando, una volta, tra di loro c'ero anch'io, ogni anno; il ricordo è sempre più sbiadito, ma è sempre piacevole ricordare quei bei momenti.

Questa edizione sarà vinta dal rosso che, favorito della vigilia, non tarderà a mettere la prua davanti agli altri: rosso, con Ballarin Nicola-Rosada Andrea, tallonati dal verde, di Petito Davide-Vianello Alessandro, con terzo l'arancio di Zane Matteo-Bacciolo Vittorio e, quarto, il celeste di Ballarin Roberto-Vianello Davide; dietro, a seguire, rosa, bianco, giallo, viola e marron.

Da lontano sento chiamare i poppieri delle caorline per i numeri d'acqua; " ci siamo, ancora un po' e si parte", penso tra me e me; pescherò il numero 5, " poteva andar peggio" dicono i miei compagni, sicuri di poter far bene.

Prima però è la volta delle campionesse: agili e graziose, come le loro mascarete, sempre più, eleganti nella vogata ed astute nella condotta di gara; le favorite dei pronostici sono Schiavon Luisella-Ragazzi Giorgia. Purtroppo non riuscirò a capire chi poi ha vinto e come sia andata la loro gara; guarderò i filmati, appena saranno disponibili.

" Ecco, tocca a noi!; in poco tempo e siamo tutti allineati, tutti pronti per lo sparo: BANG! partenza valida! il Rosa di Jesolo parte bene, ma il celeste di Burano ed il Viola di Pellestrina sfruttano la traiettoria migliore portandosi rispettivamente al primo e secondo posto.

Poco dopo S. Marco, il rosa demorde e si accoda al terzo posto; lo seguo, ma all'altezza della Salute, devo rimanere esterno perché arancio e rosso avanzano occupando la riva migliore: sarà un calvario vogare esterni, controcorrente; quando, per gli avversari, non sei mai troppo esterno e, la giuria ti vede come un qualcosa di estraneo alla regata.

Intanto, dietro, giallo, marron e verde vedono svanire il miraggio della bandiera e proseguono distaccati; dopo aver preso due richiami (discutibili) per non essere stato abbastanza esterno, intravvedo la " machina" e pregusto la curva che mi darà la possibilità di percorrere la riva migliore.

Purtroppo per noi, quella curva non finirà, il giudice di gara ci squalificherà proprio nel momento in cui vedevamo premiati i nostri sforzi, proprio quando mi aspettavo che i miei rivali rispettassero la loro traiettoria e si tenessero la riva che avevano percorso fino a quel momento: la mia storica finisce qui, tra le lacrime e la rabbia dei miei compagni di barca, consolati solo dal pubblico che, incredulo, ha assistito alla scena.


La rabbia è tanta e con fatica riesco a mantenere la calma: penso ai miei avversari che, come me, magari saranno certi di avere ragione loro, e penso al giudice che non ammetterà mai l'errore; intanto, i miei vogliono tornare a casa, ma decidiamo di rimanere, comunque. Ancora un poco.

Mi fermo allora: a guardare la gente, i palazzi e le barche. Nonostante lo stato d'animo, rimango stupito di quanto possa essere tutto così bello. Da lontano " sbucano" le caorline e, da Rialto, si cominciano a vedere le prue: Celeste, Viola, Rosa e Rosso, poi Arancio, Giallo, Marron e Verde. Il bianco non arriverà mai: a noi non è stato concesso; non è stato concesso nemmeno l'onore di finire il percorso.

Dopo le premiazioni, è la volta dei gondolini: qui il duello è serrato e tutti si aspettano l'ennesima " bagarre" tra il Celeste dei cugini Vignotto e il Rosso della coppia Tezzat-D'este.

Ci appostiamo, poco dopo la " machina", dal lato opposto del canale,ed ecco comparire i due gondolini che mi aspettavo di vedere, sono appaiati. Tutto il pubblico è per loro e si sentono grida da ogni parte " celeste vai!", " forza rosso!"; mi giro e guardo chi si contende la terza posizione.

E vedo il gondolino giallo, urtato da una barca della giuria, " cozzare" violentemente contro un'altra barca della giuria che aveva appena mollato gli ormeggi: nei volti dei due malcapitati, ho rivisto tutta la rabbia e lo sconforto che avevamo provato noi poco prima.

Il sogno cullato per mesi, svanire per una svista altrui; ancor peggio di noi: vedersi rubare il frutto delle proprie fatiche per una manovra mal calcolata, forse dettata dalla foga di seguire i primi anche a scapito delle barche al seguito." Andiamo via" dico ai miei, " adesso devo lasciare questo posto" e, " non voglio nemmeno vedere l'arrivo dei gondolini", penso tra me e me.

Crudelmente, ci portiamo verso l'uscita del canale, con la "machina" dietro le spalle ed i megafoni che trasmettono la cronaca della regata ancora in corso.Fuori dal canale ritrovi la giusta dimensione, mentre vedi le cose andare avanti, come sempre, nel magico tramonto veneziano e dopo un poco torniamo ad essere noi stessi, c'è ancora spazio per qualche parola sulla gara, due " pacche" sulle spalle ed i saluti: e si va dunque verso casa.

Per strada, dopo il porto, quando all'orizzonte intravedo la remiera, un pensiero mi accarezza, stemperando l'amaro del ricordo: " sarà ancora Settembre, sarà ancora Regata Storica, saremo di nuovo pronti".


15 commenti:

Francesco Lazzarini ha detto...

E io che ho lacrimato dopo la squalifica, ho ancora gli occhi lucidi a leggere questo post...ho provato le stesse emozioni e purtroppo so che molti leggendo, non capiranno...un po' per inesperienza, un po' per menefreghismo e un po' per invidia...forse...eppure di fronte a quello che è successo al gondolino canarin, chi avrebbe ancora il coraggio di dire che le cose vanno bene così? non lo so...eppure infondo cos'è la voga? anni e anni di allenamento? no...per fortuna è passione...niente di più, niente di meno.

mirco ha detto...

Bellissimo, questo post. Toccante, pieno di emozione: è così che si deve vogare, con le braccia e con il cuore.
Grazie Marco.

Anonimo ha detto...

francesco io capisco perchè avevo due amici in barca con te e non vedevo l'ora di farvi il tifo, ma quando ho sentito l'annuncio della squalifica non ci credevo, anche perchè eravate quarti!! oggi ho visto il video della regata e posso dire che cambia la giuria ma gli sbagli di persone non all'altezza sono sempre uguali!!!

Maurizio ha detto...

Ero tra gli spalti, tutti si sono chiesti perché squalificati voi e non l'arancio che vi è venuto addosso, ero già schifato per il vostro episodio quando ho visto quello che è successo al gondolino giallo, no comment!

Anonimo ha detto...

sono Gianluca Vianello volevo dire che... Ho molta stima di te Marco come tutto il tuo equipaggio perche' abbiamo passato fatiche battaglie insieme ..ma se sei veramente sportivo dovresti scrivere anche tutte volte che sei rimasto sopra hai nostri remi"banda prua" rallentando la nostra posizione per tutta la volta del canale e tutte le volte che la giuria ti ha richiamato ripetutamente fino all'esasperazione sua e nostra.. purtroppo la gente ha visto solo il pezzo dela collisione senza sapere il"perche'" ..concludo dicendo che noi avevamo il 9 di acqua sappiamo le difficolta' di quel numero.

Anonimo ha detto...

tra i due litiganti... il sesto gode.
Mi dispiace sinceramente per la vostra squalifica meritavate di giocarvi la bandiera, però mi sembra che esageri con il vittimismo, il video mostrerà pure che vi siamo venuti noi a stringervi sulla riva, ma quello che non mostra sono tutti quei richiami (ufficiali e non) per esserci venuti sui remi tra la salute e ca' Foscari. Se la giuria continua a dirti di andare a premando per non intralciare la vogata degli altri e tu continui a vogargli sui remi, il richiamo non è "discutibile", è sacrosanto. Ciononostante, rischiando di trovarmi contro il mio equipaggio, ammetto che probabilmente la squalifica è stata esagerata e comunque in ritardo.
Concludo dicendo che mi dispiace più per tuo fratellino che per te: avrai nostalgia delle regate con i giovanissimi, ma non di bandiere in storica visto che l'anno scorso te ne sei trovata una in mano a discapito proprio del povero Franceschino.
Senza rancore,
Marco Franzato

Marco girotto ha detto...

La giuria ci ha si Richiamato vero peró Smentitemi se sbaglio é capitato forse due volte che si sono sfiorati i remi... Nn abbiamo mai cercato di impassarvi mai... Abbiamo rispettato la vostra posizione e volevamo giocarcela a campo dopo la curva di ca foscari... Durante la nostra condotta abbiamo preso due richiami si... Peró onestamente e sempre se non siete d'accordo smentitevi poiché rispetto anche le vostre idee, nn abbiamo ostacolato mai e poi mai la vostra gara... Poi la squalifica io nn la trovo minimamente corretta poiché quello che non capisco é il perché avete lasciato la scia del rosa per stringerci sotto riva?credo questo si veda e sia indiscutibile che avete fatto questa manovra che a mio modesto parere é stata scorretta e poi oltre il danno la beffa della nostra squalifica... Per quanto mi riguarda questo é solo quello accaduto in gara... Poi a livello umano al di fuori della regata io nn ho niente contro di voi che siete persone di cui ho rispetto con cui ho vogato assieme e vogherei ancora.. Ci mancherebbe altro.... Ma cmq sia io nn ce l'ho tanto con voi ma con la giuria... Spetta a loro giudicare in modo corretto e questo caso mi sembra tutto tranne che corretto giudizio... Poi ovvio che ognuno tira acqua per il proprio mulino....

MARCO LAZZARINI ha detto...

Mi fa molto piacere che commentiate il mio post, anch'io sono più amareggiato per i miei compagni che per me, sinceramente, vi dico che dalla salute a S. tomà io non penso di avervi creato alcun danno, in quanto, in scia del rosa eravate e in scia del rosa siete rimasti o pensavate di superarlo? Sapete benissimo che cercavo di fare la curva più stretta che potevo per non prendere tutta la contraria in modo di poter giocarmela alla volta del canale, sapete anche che se aveste mantenuto la traiettoria le cose sarebbero andate diversamente, a quel punto mi aspettavo che la giuria vi intimasse di stare larghi invece ha squalificato noi che non avevamo altra scelta che andare a sinistra. I richiami sono discutibili perché i remi si sono solo sfiorati per un paio di volte e prontamente mi sono subito ri-allargato (i gondolini quante volte possono sfiorarsi i remi prima di venir richiamati?),per quanto mi riguarda, la stima nei vostri confronti rimane inalterata e non mi aspetto certo che mi diate ragione, anzi vi fa onore ammettere che a quel punto avete stretto voi sulla riva, alla fine noi regatanti siamo molto più sportivi di chi ci arbitra! Concludo scusandomi personalmente per lo sfogo all'arrivo, so che capirete come so che tra noi non c'è niente di personale, il prossimo anno speriamo di partecipare ancora e che vinca il migliore...

Anonimo ha detto...

...vinca il migliore?
spero de vinser mi piuttosto
Franza

Francesco Lazzarini ha detto...

Ringrazio Gianluca e Marco F. per l'intervento, infondo solo un anno fa eravamo compagni di barca e certe cose le abbiamo passate insieme, come sognare una bandiera, vederla a portata di mano dopo innumerevoli fatiche e alla fine ritrovarsi inermi, dovendo lasciar scomparire le speranze in modo un po' forzato. Non ce l'ho con voi, non potrei, la bandiera infine l'avete persa come me... ce l'ho con la giuria...sinceramente avrei pagato anche solo per poter finire la gara...quarto, quinto, sesto...che importa infondo? come tutti alla partenza voghiamo per il primo...la bandiera è un qualcosa di astratto, di bello, di significativo...ma pur sempre un pezzo di stoffa. E' il ricordo che conta e il mio, purtroppo, da due anni è più brutto che altro. Acqua passata! Speriamo di riderci sopra a queste fatalità nelle prossime edizioni, tutti insieme, magari in barche diverse ma comunque proprio con quel pezzo di stoffa in più in cameretta, per quanto insignificante...Rosso, bianco, verde o blu...andrà bene lo stesso.

Francesco F. ha detto...

Giusto Francesco finire una gara è sempre una soddisfazione non importa la posizione l'importante è dire si c'ero anch'io e me la son giocata fin in fondo. Rispondo a Franzato e Vianello, ragazzi senza creare polemiche ma vorrei ricordarvi che con mia gioia mi avete concesso di farvi da poppiere alla regata di malamocco e da "ingenuo" non vedevo l'ora di togliermi dai casini per vogare liberamente, ma a fine regata un membro dell'equipaggio mi ha detto amichevolmente per consigliarmi per la prossima regata: la prossima volta devi vogare a filo dei remi della caorlina che ti sta a stagando, per fargli perdere il ritmo e poter passarle davanti...Ora in regata si vede il proprio quindi a ruoli ribaltati non vi piace la nostra mossa che era al limite del regolamento. Ciò che l'equipaggio del bianco contesta è il comportamento della giuria, la squalifica in quel momento non ci stava. A mio avviso il giudice non ha manco capito che è successo e ha squalificato noi solo perchè due minuti prima ci aveva richiamato.

Anonimo ha detto...

by Gianluca Vianello... Voglio confermare quanto ho detto a Marco L. ieri riguardo al rancore che poteva esserci dopo i diverbi di domenica, non c'e' e non ci sara' mai rancori tra veri sportivi perche', quando gli animi sono accesi e sopratutto sottosforzo escono dalla bocca parole che non sono state filtrate dal cervello,quindi da parte mia e sono sicuro anche da parte di tutto l'arancio rimane tutto come prima del cordino"amicizia" N.B. e per Francesco L. ricorda"la sfida e' sempre aperta"

Francesco Lazzarini ha detto...

Ci conto Gianluca, la sfida sarà sempre aperta! quindi tieniti allenato ;) ahah

Marco Lazzarini ha detto...

Queste parole di stima tra i due equipaggi sono quanto di più bello possa essere uscito dall'ultima regata storica, come diceva Francesco, la bandiera è solo un pezzo di stoffa, l'amicizia vale molto di più!

Deborah ha detto...

...Come a solito! La giuria fa le cazzate (vedi il canarin) e i regatanti pagano! E poi se non hai nome, un nome che comoda a loro, non vai avanti. Ma cosa aspettano a cambiare qualcuno di questi speudonimi giurati!? Tanto non abbiamo nulla da perdere se non le regate gestite a tavolino da loro... Basta!!! Deborah.