15 febbraio 2013

CORTEO DEL SILENZIO, LA SPEDIZIONE DELLE NOSTRE AMICHE:


                                                                              Cavallinotreporti, 12 febbraio 2013

Martedì grasso, ultimo spensierato giorno di carnevale.
Già dal mattino, lentamente, si cerca di reagire alla grande nevicata del giorno prima: poche sono le automobili che adagio percorrono  le strade ghiacciate, ai lati, i rami degli alberi spezzati dal peso della neve.
Ben  presto sono dimenticate le maschere e le musiche della festosa domenica mentre inaspettatamente vuote,  le motonavi traghettano i pochi turisti coraggiosi verso Venezia: qualcuno non rinuncia a mascherarsi, ma la grande kermesse sembra ormai finita.
Al caldo nei bar, tra  caffè e cioccolate, c'è ancora il tempo per vendere le ultime frittelle, nei supermercati, già le si svendono.
Verso l'ora di pranzo, timidamente, qualche raggio di sole ridona speranza a chi vuole festeggiare ed è proprio qui che inizia la splendida avventura delle nostre impavide amiche...
Barbara e Karin Walzl, meranesi doc, ormai “naturalizzate” a Treporti con tanto di passione per la voga e le barene, ricevono la pazza proposta dalle amiche Lisa e Michela e l'amico Massimiliano, di partecipare al corteo del silenzio che partirà alle ore 24.00 dal ponte di Rialto per finire in bacino S.Marco con il “rogo della pira”, l'idea piace subito: vestiti pesanti, zaino pieno di cioccolato, thé, ruhm e via verso il cantiere del coordinamento per l'assegnazione di una barca.

Verso le sei e mezza, appena arrivate alla base del coodinamento, la nostra pazza troupe ha dovuto fare i conti con lo spesso strato di neve che sfondava il tetto della cucina: conoscete voi forse un sistema migliore di scaldarsi un po' che spalare neve usando delle pentole al posto delle pale?
Dopo un'oretta di "sana attività motoria", dopo la sfida a calcetto Treporti-Jesolo vinta senza troppi complimenti dalle nostre è l'ora della cena ipercalorica a base di costicine, salsicce, frittelle, galani e strudel, il tutto annaffiato da fiumi di vino per affrontare le gelide temperature di questo inizio-febbraio lagunare, cena offerta dagli ospitali e simpatici amici del coordinamento.
Ore 22 e 45, finalmente si sale in barca, quella marrone,"quea dei frati come che i dise a Buran", la nostra Barbara -alla faccia di Alexandra Hai- ad un remo ha condotto la caorlina per i rii di Venezia mentre per i canali più larghi si procedeva a cinque remi: in provino c'era Massimiliano, al secondo remo Michela, nessuno  come centro barca da prua, al "trasto"  Karin, mentre in sentina la mitica Lisa.
Nei pressi del ponte di Rialto, la consegna dei lumini e delle inaspettate paste di Rosa Salva "ottime con il ruhm" esclama Barbara,"pecà che ti ho ga finio spaeando a neve" ribatte Karin, l'incontro con gli altri partecipanti nell'insolita atmosfera, tra il festoso del carnevale e la compostezza delle ceneri, evoca nelle nostre amiche un qualcosa di magico, una Venezia d'altri tempi se vogliamo.
Dopo poco si parte: i gondolieri davanti e le barche delle remiere dietro; dalle rive, immancabili e curiosi i turisti: nei loro volti, tutto lo stupore che Venezia riesce ad infondere in queste occasioni. Non è stato difficile vogare come si suol dire "a tempo" seguendo la scia delle gondole che lentamente si portavano verso il bacino di S.Marco: una volta arrivati davanti la grande piazza, lo sguardo di tutti volge verso la punta del campanile che sembra, con la sua mole, sostenere la volta celeste mentre le stelle, come ultimi coriandoli di questo carnevale brillano nel buio.
In mezzo al bacino l' accensione della pira: una volta spenta, a Venezia sarà quaresima  ed è già l'ora di tornare, di riconsegnare la caorlina, la barca che per qualche ora è stata la culla della nostra avventura, è già l'ora di ricordare, è già l'ora di raccontare.
Venezia 13 febbraio 2013 ore 03.00 casa sembra lontana e le fatiche cominciano a farsi sentire, nessuno è scontento però, alla fine ne è valsa la pena, l'anno prossimo ci saremo ancora...

2 commenti:

massimiliano ha detto...

Grazie per aver riportato la nostra mini-avventura. Mi auguro che altri si uniscano a noi l'anno prossimo. Per portare il nostro contributo alla manifestazione.

Marco ha detto...

Penso proprio che ne valga la pena.