https://spreadsheets.google.com/ccc?key=0AreXpKac6t37dFgwdFVYaWJnck1BdWk0QXd5MUlFSmc&hl=en&authkey=CMnZ040N
Riportiamo per intero la lettera dell'assessore, inviata all'associaziione regatanti elencando i punti condivisibili e non condivisibili, in riferimento alla bozza contenente gli emendamenti :
Con riferimento alla bozza contenente gli emendamenti suggeriti nel corso dell’ultima riunione della Commissione, dopo un approfondito esame, posso senz’altro ritenerne condivisibili una buona parte.
In particolare:
ritengo condivisibile la proposta sostituzione in tutti gli articoli della originaria dizione “Competente Ufficio Comunale” con la nuova dizione “Uffici del Competente Assessorato”;
ritengo altrettanto condivisibile la proposta di sostituire la dizione “Giudici di gara” con quella “Giudici di regata”;
ritengo condivisibile la integrazione all’art. 3 con la espressa previsione dell’obbligo di contestuale presentazione del certificato medico, clausola peraltro usualmente inserita nei singoli bandi di concorso;
Ritengo condivisibile la proposta di aumento del numero dei componenti della Commissione tecnico disciplinare, che però limiterei portandola da quattro a cinque sia per consentire una più agevole convocabilità e funzionalità della stessa, sia per consentire una maggior immediatezza nel’emissione del giudizio, sia infine per contenere le relative spese;
Ritengo pienamente condivisibile la proposta espressa previsione di una presenza minima femminile tra i componenti della Commissione Tecnico Disciplinare.
Ritengo condivisibile il proposto aumento del numero dei regatanti elettori estendendolo a coloro che nei tre anni (anzichè due) abbiano disputato almeno tre regate o selezioni;
Non ho difficoltà ad accettare la proposta di eliminare la facoltà originariamente attribuita al responsabile dell’Ufficio di presentare segnalazioni alla Commissione;
Ritengo condivisibile la proposta di ridurre da tre a due gli anni di permanenza di efficacia dei provvedimenti sanzionatori iscritti nel relativo casellario;
Non ho difficoltà ad accettare la proposta che il Giudice designatore non possa assolutamente anche svolgere le funzioni di giudice, anche se mi pareva opportuno prevedere tale facoltà quantomeno in ipotesi di carenza di giudici disponibili.
Ritengo condivisibile la proposta di limitare le prescrizioni circa l’assetto delle imbarcazioni a quelle espressamente previste dall’art. 15 eliminando la possibilità di introdurne altre.
Ritengo condivisibili le proposte correzioni formali ad alcuni termini nell’art. 21,22, 23,24,25; 26,27,28;
Ritengo condivisibile la proposta di prevedere espressamente che il Sindaco possa revocare l’incarico ai membri della Commissione Tecnico disciplinare;
Ritengo infine condivisibile la proposta che sia la Giunta e non il dirigente dell’Assessorato a stabilire modalità e limiti di ingombro delle eventuali scritte o loghi pubblicitari sulle divise o sulle attrezzature;
Trovo infine condivisibile la previsione di cui al nuovo articolo 37 che prevede l’utilizzo, per le videoregistrazioni, dell’Ufficio Multimediale comunale, formulando tuttavia l’articolo in modo che in caso di temporanea indisponibilità degli addetti sia sempre possibile provvedere comunque ad un sistema di videoregistrazione se del caso avvalendosi della collaborazione di un iscritto all’albo dei giudici.
Non posso condividere invece:
la proposta attribuzione della competenza della formazione delle batterie di selezione alla Commissione Tecnico-Disciplinare, anzichè agli Uffici del Competente Assessorato.
Infatti il ricorso al sistema automatico di formazione delle batterie in base al punteggio degli atleti consente, nella stesura originariamente proposta, la possibilità che con una semplice attività esecutiva tale compito sia svolto dai dipendenti dell’Assessorato, senza dover in occasione di ogni regata convocare la Commissione.
Ricordo al proposito come lo scorso anno le riunioni della Commissione sono costate solo in gettoni di presenza ben euro 9.425,00, senza contare l’aggravio per gli straordinari erogati agli impiegati per l’apertura fuori orario degli uffici: denari tutti che sarebbero ovviamente risparmiati con il sistema originariamente proposto.
Qualora infatti la Commissione Tecnico disciplinare si riunisse come nel passato e nell’originaria proposta regolamentare solo per la pronuncia su eventuali segnalazioni, le riunioni sarebbero assai più rare, con un impegno di spesa, secondo l’esperienza del 2010, di soli euro 1.015,00.
Non posso poi condividere la proposta di nominare due Giudici Coordinatori al posto di uno e di attribuire loro poteri sanzionatori nei confronti dei Giudici: posto che i Giudici coordinatori non potrebbero poi, secondo quanto proposto, svolgere la funzione di giudici, andremmo ad incrementare una possibile carenza di materiale umano disponibile ad espletare l’incarico di giudice ed attribuiremmo un potere sanzionatorio ad un organo con due componenti con rischio di paralisi in caso di diversità di orientamenti: sembra più opportuno che il Giudice Coordinatore si limiti ad effettuare la segnalazione alla Commissione Tecnico Disciplinare alla quale spetterà il compito di effettuare la relativa valutazione e di emettere il conseguente provvedimento corredato da adeguata motivazione
Quanto alle qualifiche dei componenti della Commissione, non posso condividere la proposta di diminuire da due ad uno il numero di coloro in possesso di cognizioni anche giuridiche: infatti il delicato problema dell’applicazione della clausola compromissoria (che prevede secondo i principi costituzionali il doppio grado di giudizio, invece non garantito dagli ultimi regolamenti) necessita a maggior ragione venga osservato un particolare rigore tecnico formale nella redazione delle motivazioni dei provvedimenti, così da contenere al massimo la possibilità di successiva impugnazione avanti l’Autorità Giurisdizionale Amministrativa con conseguente potenziale pregiudizio per l’Amministrazione Comunale.
Come detto, la presenza di due esperti anche in materie giuridiche garantirebbe la presenza di almeno uno di essi anche nei casi di forzata assenza dell’altro.
Non posso condividere la proposta eliminazione della possibilità, da parte della Commissione di adottare disciplinari interni per una miglior attuazione delle norme del regolamento (basti pensare ad esempio alla opportunità di normare i criteri, forme e tempi in cui i singoli giudici devono trovarsi in occasione della manifestazione, come debano redigere e consegnare i referti al presidente di giuria; come e con quale preavviso gli stessi debbano essere convocati; come debbano essere organizzati ad a quali principi debbano attenersi i corsi di formazione dei giudici; come debbano essere effettuate le comunicazioni dei dispositivi dei provvedimenti agli interessati, ecc.
Si tratta in definitiva di disciplinare situazioni operative, in modo semplice ma che possa anche eventualmente venir modificato secondo i suggerimenti derivanti dall’esperienza concreta, e ciò senza dover ricorrere all’iter della revisione regolamentare.
Per il resto concludo dicendovi che la bozza proposta è stata frutto di tre mesi di lavoro di una Commissione in cui erano rappresentate anche tutte le componenti del mondo della voga, compresi i rappresentanti dell’Assessorato, oltre che dell’Avvocatura Civica, ed è stata frutto di ponderate valutazioni che hanno consentito di risolvere in modo condiviso diverse esigenze talvolta non coincidenti.
Ritengo che il testo che vengo a proporvi e che recepisce buona parte degli emendamenti suggeriti possa essere uno strumento in grado di consentire un pronto avvio della stagione riera ormai alle porte, portando una ventata di innovazione e di nuovi entusiasmi.
Vi invito quindi ad esprimere il Vostro parere favorevole
3 commenti:
Ho guardato il confronto tra i due testi del regolamento.
Le differenze non mi sembrano mostruose: "Andemo avanti!", direi.
Alla luce dell'esperienza si potranno sempre cambiare le cose che manifestamente non funzionano o che creano più problemi di quelli che risolvono. Certo la burocrazia è una brutta bestia.
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