Fulmini e saette: così le truci previsioni del tempo; in verità, un bel mattino di sole. Sono quasi le tre quando arrivo in remiera. Percossa dal vento rafficato di scirocco l'acqua in canale è livida; all'orizzonte il cielo si tinge di nuvole che sfumano, dal grigio perla al piombo, verso nord e verso Venezia. Dietro al Forte Vecchio, come una vana promessa, il cielo è ancora aperto nel blu.
Nel prato di S.C.T. la Sagrada Familia dei Lazzarini, al completo, già in divisa d'ordinanza- maglia a righe da gondoliere e pantaloni candidi - è intenta a preparare i pupparini per la regata del Redentor; Enio, il patriarca, con consumata abilità, inanella gasse su gasse alle cime per trainare le barche.
Arriva anche Gregolin, il favorito, occhiali neri e solita simpatica, irriverente, faccia da schiaffi, ostenta indifferenza; il suo prodìn, Enrico - macchina da guerra- Tagliapietra, non mostra il suo consueto, disarmante, sorriso: è un po' teso, e si vede; ad ogni modo, tutti e due, per scaramanzia credo, sono ancora vestiti in borghese.
Subito in acqua, già pronte le barche veloci con il fondo incerato, partono al traino portando le nostre speranze verso Venezia. Finirà bene: primo l'arancio con Rudy ed Enrico, secondi i fratelli Marco e Gabriele, quarto Francesco. Bravi ragazzi, complimenti: avanti così: "Feghe vèdar chi che semo nialtri, dea Canotieri: tremar, i deve tremar, solo che i senta el nome".
Alla spicciolata arrivano i contendenti della regata "dea Sucheta" e, "Ghe semio tuti?": i poppieri si mettono in cerchio per la conta ed il sorteggio dei numeri d'acqua:
4 Celeste: Luca Costantini - Maurizio Biondo
6 Verde: Andrea Bon- Maurizio Quintavalle
2 Canarin: Pagliarin Paolo - Marco Nogarotto
3 Viola: Zanella Gianni - Giorgio Valente
1 Bianco: Lorenzo Pagliarin - Willi Gozzo
5 Rosso: Nardin Oscar, Savio Mirco "Lui"
7 Rosa: Stefano Rossi - Andrea Ortica
8 Marron:Flavio Vitturi "Candele" - Mattia Costantini.
Flavio non prende neanche il bussolotto: "Tanto el xe oto, par forsa". Ragazzi, vi rendete conto? Qui non abbiamo solo campioni del remo ma anche fior fiore di raffinati ragionatori.
I sorteggiati - come sempre contenti i numeri bassi, perché l'acqua, che era in morto fino alle quattro, si è intanto buttata in dosana e si partirà a contraria - tirano fuori le mascarete, sistemano i battipiedi. Poi: "chi ribatte da proda e chi da poppa"; no, non siamo "ne l'Arzana' de' Viniziani". Stanno solamente sistemando le forcole.
Mentre finiscono di preparare le barche i regatanti si salutano, si scambiano battute scherzose, si guardano, si studiano, pronti a cogliere anche il minimo segno di debolezza degli avversari. Intanto mettiamo in acqua la gloriosa Pilotina di Canottieri Treporti, proviamo anche il motore che "tossicchia" un poco, e mentre già Piovesan, disperato, si abbandona a sinistri presagi di totale, irreparabile disastro, compreso lo scontro delle Terra con "Apophis" l'asteroide, finalmente, il motore parte e fa le fusa.
Rapidamente mettiamo giù tre boe per limitare il campo di gara dalla parte di terra. L'ultima boa è all'altezza del Pescatore. Torniamo indietro rapidamente e il vento ci getta in faccia gli spruzzi d'acqua che la veloce prua solleva saltando sulle onde provocate dalle maledette barche e dai barchini che sfrecciano con velocità demenziali nel San Felice.
Mentre il sole si nasconde tra le nuvole e il vento va e viene, molestando le mascarete che sono già tutte in acqua e "bagolano", sparse in canale, sballottate dal moto ondoso, allora Bepi, gridando nel megafono, chiama l'allineamento per la partenza. Il rosso ritarda, tutti fanno i furbi e vanno avanti fingendo di aspettare; alla fine: girare la prua e tornare indietro.
Incredibile, stavolta il rosso, sempre in ritardo, arriva giusto giusto e si allinea: non ci crederete, ma è subito via! Sono le quattro e tre quarti. Il rosso scatta in testa: la sua pope è seguita dal rosa, dal marron e dal celeste; il verde si mette al campo, verso il centro del canale; bianco, viola e giallo stanno in fila, un poco più indietro, dalla parte del lungomare.
All'altezza del Pescatore il rosso è ancora in testa, tallonato dal rosa e dal celeste con dietro il marron; il verde voga sempre all'esterno ma non riesce a passare; bianco, viola e giallo hanno intanto perso terreno e fanno regata a sé, procedendo in fila indiana.
"Premi verde, premi rosa, se no el roso no pol pasar fora dea bricoea". Niente da fare c'è un abbordo tra rosso e celeste; il rosso va quasi in secca e si ritira protestando, appena un poco: come è giusto che sia. Il marron con mossa astuta entra per primo in Saccagnana, seguono verde a premando e, alle spalle, rosa e celeste. Bianco, viola e giallo sono duecento metri più indietro e ancora sobbalzano, senza speranza, tra le onde del canale San Felice.
Al ponte di Treporti il marron, con dietro il celeste, è ancora davanti affiancato dalle prue del verde a premando e del rosa a stagando. Al Baroncolo continua la marcia vittoriosa del marron e il celeste, che è stato stretto a destra, finisce sotto ai rami che pendono sopra l'acqua: perde un paio di remate, protesta, pochissimo in verità, e riprende a vogare di buona lena. Sono meravigliato ed ammirato di tanta inattesa sportività.
In lontananza arrancano ancora bianco, viola e giallo. Ma nell'acqua calma del canale il bianco mette le ali e recupera quasi un centinaio di metri. Viola e giallo stanno per ultimi. Io mi immagino Paolo Pagliarin che con la sua voce particolare - diciamo così per carità di Patria e perché è un amico - dice al suo fido prodìn: "We are last but not least".
Ormai siamo da Puppi: sulla fondamenta una piccola folla che applaude. Con l'ultimo slancio dei remi giungono le mascarete e si fermano sulla riva ai piedi della scalinata. Mano a mano che arrivano, il nostro massiccio e sempre sorridente Assessore, Maurizio, saluta e complimenta i regatanti e per dissetarli lancia bottiglie di acqua minerale, micidiali come proiettili. Sono le cinque e mezzo. Ecco l'ordine di arrivo ufficiale:
1° Marron: Flavio Vitturi "Candele"- Mattia Costantini
2° Rosa: Stefano Rossi - Andrea Ortica
3° Verde: Andrea Bon- Maurizio Quintavalle
4° Celeste: Luca Costantini - Maurizio Biondo
5° Bianco: Lorenzo Pagliarin - Willi Gozzo
6° Viola: Zanella Gianni - Giorgio Valente
7° Canarin: Pagliarin Paolo - Marco Nogarotto
Il rosso: Nardin Oscar, Savio Mirco "Lui", ritirato.
Scendo dalla pilotina e finalmente saluto Anna, che si sbracciava dalla riva, e che già mi tiene il broncio perché non l'ho vista e salutata almeno da duecento metri di distanza. A nulla vale ricordare che senza occhiali sono orbo come una talpa: cosa vuoi, contro la vanità delle donne, per fortuna, la ragione non conta, anzi se insisti fai peggio. So che qualcuno di voi mi può capire.
Un ultimo sguardo alle mascarete ancora in acqua e, improvvisamente, un pensiero mi illumina la mente: "I regatanti si dividono, sostanzialmente, in due categorie: quelli che finita la regata, si siedono stanchi e sudati, distrutti, che sembrano reduci dalla scalata del K2, e quelli che rimangono in piedi e vanno qua e là e sembra che ancora corteggino l'acqua, accarezzando coi remi.
Intanto incrocio lo sguardo di "Candele" Vitturi, che dalla barca mi sorride sotto ai baffetti, fiero della vittoria, per un attimo penso a Clark Gable, poi giro l'occhio al giovanissimo poppiere che mi guarda come per dire: "E mi gnente?"
Tutti in corte del Prà per le premiazioni, bandiere e due bottiglie di ottimo Mionetto; panini con salame e con prosciutto crudo, incontro Fiorella timida e dolce, come sempre. Mi fanno perfino una foto ricordo coi regatanti. Non so che cosa posso volere di più e torno a casa contento: una bella giornata di sport e di laguna.
Complimenti a tutti per l'atmosfera serena, mi sono sentito veramente tra amici. A proposito
"Suchete? gnanca l'ombra, pecà perché e xe bone da mati".
Renato Bullo
8 commenti:
Caro il mio "VATE" preferito... toglimi una curiosità, ma anche tu ti sei tolto una costola???
Parliamo di voga, va là...
Hai letto tensione sul mio volto? Avevo il broncio? Muso da schiaffi?
Beh, sì, ma il motivo c'è: vincere è facile, ma ripetersi no!
Per chi pratica questo sport, sa cosa significa il sacrificio, si mette in un angolo lavoro, amici e troppo spesso la famiglia, rischiando anche di perdere qualcosa...
La sfida, la mia sfida, di ieri, aveva un valore doppio, quello di dimostrare non solo agli altri il nostro valore, ma anche a quell'uccellaccio del malagurio che si posa troppo spesso sotto poppe, anzi, sotto prua!!!
Quindi i miei avversari non erano 8, ma bensì 9 pupparini ed ecco lì giustificato il mio urlo all'arrivo alzando il remo, non era un grido irriverente nei confronti degli avversari, ma un grido liberatorio, di magoni e rospi che troppo spesso ho ingoiato.
In barca si è in 2 e si dividono al 50% gioie e dolori, ma soprattutto pregi e difetti...
Questo post è l'unico insieme a una riga della Nuova a rendere giustizia ai risultati positivi della nostra remiera, forse è un pò poco, ma è qualcosa.
Ringrazio sentitamente l'amico D'Annunziano al quale stringerò la mano appena possibile e rimango in attesa che qualcuno nel nostro Comune si ricordi di noi della Canottieri Treporti, basta un grazie, una telefonata, niente di più.
Se magari da una telefonata dal Municipio, arriva pure una stretta di mano "brizzolata" facciamo bingo.
Lo sai che per me è un vero piacere sentirmi tra amici e fare squadra, ognuno restando se stesso: tu Tarzan io Jane, anzi no, meglio tu Jane io Tarzan, non si sa mai; tu capisci perché. Per quanto riguarda il comune, Maurizio è sempre presente, e spesso si è complimentato con noi. Certo può essere difficile fidarsi. Però tu ed io ci siamo riusciti, partendo dal punto più difficile. Dai, coraggio diamoci ancora da fare: costruire è una cosa inebriante, quando ti fermi e pensi:"qui non c'era niente e adesso guarda". Distruggere ti lascia sempre la bocca amara e vedi solo macerie. Cerchiamo anche qui di allenarci e vincere anche questa regata di vita, forse la più importante, creando amicizia tra tutti. Lo so che ci possono essere casi incurabili, ma questo non ci deve fermare, non deve uccidere il sogno.
Più che D'annunziano lo vedrei Dantesco, conoscendo poi la sua passione per la religione l'accostamento mi viene automatico...
Scusa Mirco, ma non sapevo che Maurizio si era complimentato con te per il risultato della C.T. di domenica alla regata del Redentore, chiedo umilmente vegna.
Sarà mia premura ringraziarlo personalmente appena lo vedrò per essersi ricordato di noi e per il fatto di seguire costantemente le nostre attività.
veramente non lo sapevo neanche io, i complimenti mi sono arrivati per mail a mezzogiorno io ve li ho girai appena letti ed era già l'una.
Me fassé un riassunto de po po' de articolo!?!!? ahhahahaa!!! ara che scherso fioi! :) ;)
Continué cussì!!
girami la mail che la tengo in archivio come una reliqua!!!
Grazie
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