Qui a Pellestrina mare e laguna si abbracciano, si baciano, si confondono quasi: appena separati da un esile, sottilissimo lembo di terra.
Con questo la gente ormai convive, con "murazzi" di rocce spezzate ha protetto le case affacciate sull'acqua, vicine, accostate fino a toccarsi, colorate come a Burano.
Ormai scomparse le antiche "barene", struggente ricordo di fiumi perduti, che qui venivano ad "aver pace" in braccio alla nostra laguna; ora sempre più profonde paludi, a perdita d'occhio, che la marea ingorda divora, giorno dopo giorno; ogni giorno irrompendo dall'osceno canale dei "Petroli".
Al mattino, i vecchi pescatori, malinconici e sonnolenti, guardano l'acqua lontano, nel riflesso del sole di agosto ricordano: "Sette giorni via da casa, una volta in laguna con la sampierota a pescar bransini coe maciaree; quanto pese, quanto pese che ghe gera, una volta!".
Quattro di Agosto, Madonna dell'Apparizione; in piazza, per le calli i più giovani a festeggiare: amara festa, nei loro occhi, come in quelli dei vecchi, una domanda, tante risposte, nessuna risposta, non c'è più pesce: "Dov'è finita l'abbondanza di allora?". Ma ancora ritorna, come un rito, portando speranza, a unire presente e passato, la regata di Pellestrina.
Forse non si faranno vedere maliziosi e astuti campioni, nei loro gondolini affilati: per non distrarsi, per allenarsi meglio o non far sapere; forse il timore di una squalifica improvvida, e poi a mangiarsi le mani, già fuori dalla storica ancora prima di cominciare.
Con passione verranno, sportivi e generosi come sempre, donne e ragazzi: per loro un'altra occasione per ritrovarsi in gara, ancora una volta provando e studiando, prima della corsa finale in Canal Grande.
Verrà il pubblico in festa, con calore e passione, con le sue barche in laguna, in bicicletta da terra, a vedere le tre regate in programma; noi del team, come sempre ci saremo, ci saremo per voi con i video della regata: in un post e nella musica le nostre e le vostre emozioni.
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