Il cielo scuro, il cupo colore dell'acqua, il grigiore dell'orizzonte, non bastano per incrinare la rara bellezza che "veste" Venezia in queste occasioni: la banchina del Bacino di San Marco, i ponti sul Canal Grande, le fondamenta, le rive lungo il percorso, gremite di persone che attendono ansiose il passaggio delle regate.
Turisti e tifosi, ombrello in mano, scrutano il cielo: c'è chi beve qualcosa e chi scatta foto ai bambini che non stanno mai fermi e corrono qua e là; parte per primo il lungo e sontuoso corteo delle barche storiche che rievoca i fasti gloriosi della Repubblica Serenissima: ci sono gli antichi scafi recuperati e tirati a lustro dall'arzanà, le barche da parata, le "Bissone" con i figuranti in costume medioevale; ci sono le barche delle remiere con gli equipaggi portacolori.
Finito il corteo, i partecipanti ormeggiano in ordine tra le rive, ed ecco partono le prime gare: è la volta delle "maciaree"; più eleganti nello stile e più mature nella condotta di gara, testimoniano il lavoro duro che svolgono le società nella preparazione dei futuri campioni.
Così, mentre in canale l'attenzione è tutta per le giovani promesse, ai giardini, minacciati dalle nuvole scure, i giovani "under 18" già fanno i conti con la sorte; dopo la pesca dei numeri d'acqua, si preparano al cordino nei loro Pupparini.
Vinceranno le coppie favorite: primo il Viola di Ballarin-Rosada seguito dal Rosa di Quintavalle-Zanella, secondo; terzo il Giallo di Ballarin-Vianello; al quarto posto il Celeste di Zane-Bacciolo che, partito con il peggior numero d'acqua, ha dato del filo da torcere ai favoriti; per dovere di cronaca segnaliamo "al paletto" una decisione dei giudici ai danni del Rosa che risulterà impopolare e discutibile.
Tra le donne si impone, con la Mascareta Celeste, la coppia Schiavon-Ragazzi che, pur partendo da una corsia sfavorita, dimostra di aver qualcosa da dare in più delle altre; dietro a loro si piazza il Viola di Busato-Catanzaro; terzo l'Arancio con Scaramuzza-Scarpa; quarto il Verde con Zancan-Nordio. Avvincenti e combattute, le regate femminili, che negli ultimi anni sono seguite con interesse sempre maggiore.
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Sono le cinque e quaranta del pomeriggio, il temporale sembra imminente, ma per fortuna non piove; davanti il pontile dei "giardini" si apprestano a partire le nove possenti e colorate Caorline; mai come quest'anno, il livello della competizione risulta equilibrato ed i pronostici poco contano o niente.
Dietro, il Viola ,dei fratelli Busetto, prende il filo dei primi, seguito a ruota dal Verde di Jesolo, ma le barche che avevano scelto di rimanere larghe sotto l'isola di San Giorgio cominciano a beneficiare del gioco delle correnti e, alla Salute, Celeste, Rosso, Giallo ed Arancione si presentano all'altezza del rosa a scalare, ormai esterni e sfavoriti dal percorso del canale.
Il Rosso, a questo punto, vede uno spiraglio a "stangando" e tenta di conquistare la riva che vorrebbe dire "terzo posto", la manovra è al limite e gli riesce male tanto che Viola e Rosso si "agganciano" finendo di traverso tra le gondole, il Verde riesce ad evitare l'incidente mentre, Giallo ed Arancione, sfruttando lo spazio lasciato da Rosso e Viola, conquistano indisturbati l'ambita riva portandosi rispettivamente al terzo e quarto posto, con il Verde incollato dietro.
Proseguendo la sua marcia all'esterno il Celeste sembra ancora in lotta per una piazza d'onore, ma la curva dell'Accademia e la corrente contraria lo relegano al sesto posto; la regata prosegue ordinata e, dopo Rialto, prima del giro del paletto, il Verde si butta "al campo" appaia l'Arancio e girando internamente gli "soffia" la bandiera. Primo dunque il Marron, secondo il Rosa seguito da Giallo e Verde.
Dopo l'arrivo delle Caorline la scena viene subito rubata dai Gondolini che si preparano per la regata principale, quella che rimarrà impressa nelle menti degli appassionati; questa edizione vede il ritorno alla vittoria della coppia Tezzat-D'este che con il Gondolino Celeste, dopo due Storiche da dimenticare, si impongono, meritatamente, sugli storici rivali: i Vignottini, forse un po' giù di tono rispetto alle ultime Regate Storiche disputate.
Terzo il Viola di Bertoldini -Vianello, a riconferma delle loro potenzialità che li portano sempre a ridosso dei primi, ultima nota per il quarto posto di Angelin-Barzaghi che riescono finalmente a sfruttare, anche in gara, la corsa veloce del loro Gondolino.
Ma veniamo alla cronaca della gara: il Celeste, partito con un buon numero d'acqua, si porta subito saldamente in testa, con il Bianco dei cugini Vignotto che si accoda e comincia a pianificare gli attacchi lungo il "canalazzo"; dopo il ponte dell'Accademia il Viola è ancorato alla terza posizione ed il Marron di Quintavalle-Bregantin prenota la bandiera azzurra.
Rispetto alle ultime edizioni, i distacchi risultano più marcati e la regata si conclude senza colpi di scena con le consuete premiazioni alla "machina; qualche foto per la stampa e rientro a casa in fretta, per tutti; il temporale non aspetterà ancora molto: appena il tempo di raggiungere le remiere più lontane ed ecco le folate di vento che preannunciano la pioggia.
Marco Lazzarini
2 commenti:
La famiglia Zane ti fa i complimenti per la bandiera e per quello che hai scritto.. Sembri quasi un poeta.. ;)
Grazie, mi ha fatto davvero piacere ricevere i complimenti per il post...ed in bocca al lupo a tutti e tre per le regate di Burano.
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