GAZZETTINO
Storica, premi ai regalanti tra contestazioni e accuse
Tullio Cardona VENEZIA
Benito Vignotto «Veleno» mette l'Amministrazione comunale e assessore
alle Tradizioni popolari nella polvere; Gloria Rogliani eleva Roberto
Panciera sull'altare. Opinioni che però provengono dall'associazione dei
Regatanti, di cui l'uno è presidente, e l'altra vice. Nessuna linea
comune e figuraccia associativa. Ieri al Malibran, si è svolta la
tradizionale manifestazione della consegna dei premi relativi alla
Regata Storica. Una cerimonia che dall'anno di nascita, 1984, ha
riservato sempre sorprese e polemiche, veleni ed antidoti, alleanze e
fmte collaborazioni: pubbliche, apparenti, in traccia, sottotraccia.
Ogni anno Vignotto attacca il Comune qualsivoglia sia l'assessore, ed
anche ieri non è
stato da meno: «L'amministrazione comunale non ha fatto nulla per
rilanciare la voga alla veneta - ha esordito - così com'è ora, la
Storica rappresenta solo l'incapacità di programmare e di organizzare da
parte del Comune e della Venezia Marketing&Eventi. Lamento anche
per le prestazioni della Rai, che continua a trasmettere «tocai e
palassi» senza inquadrare il campo di gara». «Dobbiamo invece
ringraziare tutti l'assessore Panciera - ha detto Gloria Rogliani -
senza il suo impegno personale gli sponsor sarebbero stati di meno».
Finita qui? No, perché proprio Panciera va a scordare fra i
ringraziamenti il Coordinamento delle associazioni remiere, che
organizza il corteo storico e la sfida fra «schie» e «maciarele». Al
termine, il presidente Giovanni Giusto inveisce per lo «smacco» subito
oltretutto perché la manifestazione era iniziata con la premiazione dei
ragazzini che hanno partecipato ad un circuito remiero «interno»,
realizzato fra sette associazioni e coordinato da Marino Almansi. «Per
il prossimo anno propongo all'amico Giovanni la premiazione di schie e
maciarele - ha risposto Panciera». Da annotare un suggestivo reportage
fotografico realizzato dal Comune, la presenza dei bambini
dell'associazione «Venexiana» di Gloria Rogliani, la testimonianza del
regatante Luigi Vianello «Pomo» (10 Storiche), accompagnato da Neve-rino
Zennaro «Olinto». Fra stoccate e parate, nessun accenno alla remiera
«Casteo» spazzata via pochi mesi fa dalla tromba d'aria.
NUOVA VENEZIA
Storica, al Malibran premi e polemiche nel mondo della voga
Giornata di festa e polemica quella di ieri al teatro Malibran, per la
premiazione della Regata Storica. Apre l'assessore al Turismo e alle
Tradizioni Roberto Panciera, che cerca di dribblare (senza negarli) i
problemi di bilancio e i molti strascichi disciplinari che la Storica ha
lasciato dietro sé, con i provvedimenti disciplinari anche per i
giudici di gara. «Questo mondo rappresenta gran parte della
venezianità», dice Panciera, «ci mettiamo tutti grande impegno e la
faccia. I giudici di gara e la commissione sono chiamati a scelte non
facili: alzandosi l'asticella della professionalità degli atleti, è
sempre più difficile giudicare in pochi secondi, ma non dobbiamo far
prevalere la polemica, fa parte della agonismo. È stata una stagione
particolare: abbiamo inserito in apertura la regata a cronometro in
Canal Salso e quella di voga alla valesana in chiusura, richiamando
nuovi atleti. C'è stata grande sensibilità questo mondo nel capire le
difficoltà di bilancio del Comune, senza le sterili polemiche del
passato». Critiche accese che, invece, arrivano puntuali per bocca di
Benito Vignotto, presidente dell'Associazione regatanti: «Siamo davvero
delusi per la mancanza di sensibiltà dell'amministrazione: alla Sensa
l'onda più piccola era di 2 metri e al Redentore non c'era nessuno a
premiare i campioni, perché le autorità erano già in chiesa. Basta: non
mancano solo i soldi, ma la capacità di organizzare: ringraziamo uno a
uno gli sponsor, ma Venezia Marketing Eventi deve muoversi prima». Della
stagione 2012, Vignotto ricorda con un applauso il gesto di Bertoldini e
Vianello di consegnare - nella "loro" Pellestrina - la bandiera di
terzo classificato a Tiberio Sabbadin, fermato a pochi metri dall'arrivo
da un malore. Pollice verso, invece, per la mancata concessisone della
bandiera ex aequo a Balla-rin e Donà, fermati alla Storica dalla barca
dei giudici che ha tragliato loro la strada, quand'erano terzi: «Il
Comune non ha capito quanto vale la bandiera alla Storica e non ha fatto
alcun gesto per porre rimedio grave torto subito dall'equipaggio». Tra
le richieste dei regatanti: calendario 2013 senza riduzioni, integrità
del cantiere di Malamocco,ricerca fondi alternativi. «Se non vediamo
chiaro», conclude Vignotto, «si preparano azioni clamorose». Media
invece la vice presidente Gloria Rogliani, che da parte sua organizza
anche le mini-madrine e i bimbi-gondolini che accompagnano
(applauditissimi) campionesse e campioni del remo sul palco. «Per le
regate si può fare di più», dice, «ma solo l'assessore si è mosso per
integrare i premi della Storica e ha cercato un confronto con noi. Serve
una regia più forte, bisogna capire come possono arrivare sponsor e
avviare subito un tavolo. Il calendario non va toccato, ma noi abbiamo
vogato e vogheremo anche senza soldi: ci sono centinaia di bambini che
aspettano con entusiasmo il passaggio del testimone dal campione,
allenandosi con sacrificio». Poi è l'ora dei premi. Ballarin e Donà -
ancora scottati - non stringono la mano a Panciera. Il gigante Giampaolo
d'Este alla fine non è venuto. «Vincere tanto? La prima volta è
indimenticabile, poi ci si abitua», si schernisce Rudi Vignotto, con il
cugino Igor. Ai vincitori della Storica, anche i riconoscimenti
attribuiti da "La Nuova di Venezia e Mestre": con Rudi e Igor Vignotto,
le campionesse Luisella Schiavon e Giorgia Ragazzi, i giovanissimi
Nicola Ballarin e Andrea Rosada e, in caorlina, Loris Tagliapietra,
Andrea Ortica,Damiano Allegretto Damiano,Graziano Seno, Alfredo Seno e
Fabrizio Cristante.
1 commento:
Siamo alla frutta...
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