20 gennaio 2011

"Grande festa inaugurale della Voga alla Veneta": LA NOSTRA OPINIONE!

Desponsamus te mare in signum nostri perpetuique dominii , in queste solenni parole, pronunciate dal Doge il giorno della "Sensa", l'antico orgoglio della Serenissima si compiaceva di se, consapevole della propria potenza, frutto indomito della libertà dei suoi cittadini.

Questo noi vogliamo avere negli occhi e nel cuore quando ci ritroviamo insieme con le nostre barche;

nell' elegante movimento del remo sentiamo rivivere la composta antica fierezza e ogni volta ci commuove vedere nei volti dei nostri compagni lo stesso sommesso messaggio:

savemo e voemo vogar, semo ancora e sempre saremo, venexiani″.

Non ci appartengono gli Oracoli delle Barene, non ci appartengono fasulle cerimonie celtiche, qui siamo a Venezia!

Vedete, noi non siamo necessariamente attirati: ″dalla distribuzione gratuita di pasta e fagioli e musetto″.

Ricordate l'antico adagio ″Venexiani gran Signori″; non preoccupatevi:

paghemo nialtri, basta che la compagnia sia bona; ma, no semo i sorsi che come mone casca nelle trappole col formaggio″.

Noi siamo quelli che rispettano il piatto dove mangiano e non condividiamo l'autocompiacimento nel roboante messaggio xenofo:

Una riuscitissima festa popolare, simbolo di una Venezia che non vuole arrendersi al degrado e alla monocultura turistica″.


Noi andiamo in barca per vogare, non per fare politica; e noi la facciamo, altro ché se la facciamo, la politica, ma da cittadini nei posti giusti, a viso aperto, senza bisogno di contrabbandare le nostre idee.

Noi ci ricordiamo che mentre ancora ″nel bel paese là dove il sì suona ″ l'arroganza dei potenti, la superstizione e l'ignoranza schiacciavano gli uomini e le idee, la Repubblica Serenissima permetteva ai suoi cittadini di vivere già liberi e fieri dei propri doveri e dei propri diritti: consapevoli della giustizia e della saggezza delle loro leggi.

Noi vogliamo sentirci eredi di questa tradizione; non siamo arrivati in laguna, sfuggendo al martello barbarico:

coperti di pelli, a cavallo di un tronco, vogando con un ramo raccolto sull'acqua″;

noi, sinceramente, ci preoccupiamo per chi:

parla direttamente con Dio, che vuole male alla Voga Veneta″;

non ci interessa pagare il prezzo del ridicolo per:

essere salvati dai nuovi barbari″;

non ci interessa la gente che:

si sfila all'alba dal letto e vola dal governatore, a piedi nudi sulla neve.

Citazioni testuali tratte dal discorso pronunciato dal signor Giovanni Giusto, Presidente del Coordinamento delle Società Remiere, nel corso della festa del Coordinamento, Domenica 12 dicembre 2010, palco del Teatro Godoni, 4650 San Marco, Venezia.

Noi non abbiamo bisogno della farsa, ci bastano le nostre commedie, ci bastano le Baruffe Chioggiotte, ci basta Sior Todaro brontolon, ci basta cantare ancora l'antico glorioso inno di San Marco, ci basta il nostro Leone col libro aperto, che dice a tutto il mondo:

Pax tibi Marce Evangelista meus, hic requiescet corpus tuum"

Questo era lo spirito dei commenti, che sono stati censurati, perché anonimi: giustamente; noi abbiamo accolto il Vostro invito e abbiamo riformulato.

13 commenti:

Lanterio ha detto...

Quando la passione per le origini, per il proprio territorio e anche per la "tradizione" non si trasforma in una chiusura verso l'esterno e verso l'altro è una fonte di ricchezza e di stimolo all'incontro e al confronto. Complimenti all'autore del post e alla sua volontà di depoliticizzare la voga, alla scelta di considerarla quello che è: uno sport.
Anche chi vive vicino a Pontida non ama associare alla voga le parole di Giusto.

Marco ha detto...

penso che firmare i commenti sia un gesto responsabile e civile; un commento anonimo però,se non è malfamante, è pur sempre un'opinione che merita di essere pubblicata, in quanto la nostra passione per la voga trae comunque profitto dalle opinioni altrui, ovviamente in questi casi serve il buon senso da parte di tutti.

Canottieri Treporti ha detto...

Ringrazio Lanterio e chi, come lui, voglia esprimere la propria opinione. Per quanto riguarda i commenti anonimi, che ben vengano, purchè come dice Marco, siano dettati dal buon senso.

alberto1968 ha detto...

scusate la domanda banale ma ho dei problemi alla scheda audio e quindi non riesco a capire se quello che voi riferite sia ascoltabile dall'audio del video che è presente anche nel blog della remiera casteo ovvero è la vostra cronaca dell'evento a cui avete partecipato direttamente. Se per l'appunto è vostra cronaca dell'evento se potete, scevri da commenti, riportare i fatti da voi registrati. Io purtroppo non ero presente, quindi dagli articoli, dai vari blog (il vostro, a modo mio, della remiera casteo) sto cercando di rendermi conto di cosa sia avvenuto. Grazie.

Mirco ha detto...

"òida oudèn eidòs" (ho traslitterato il testo originale in alfabeto attico, con i caratteri dell'alfabeto latino; tradotta in latino la frase suona "scio me nihil scire" che in italiano significa "io so di non saper niente" Queste parole, che Socrate ripeteva ai suoi discepoli,oltre che essere il segno di una doverosa forma di tolleranza (basta mettere al posto di "io non so" le parole "io non voglio") e di umiltà, rappresentano il presupposto della conoscenza tramite il dialogo: noi possiamo imparare ascoltando e rispettando le idee di tutti, tutti possono imparare anche da noi se ci rispetteranno e ci ascolteranno. Questa è la vera saggezza: nessuna cosa giusta o buona andrà perduta finché ci sarà qualcuno che saprà ascoltare senza remore, pregiudizi o censure. Un giovane dai capelli ricci, uno dei nostri remi, pardon volevo dire dei nostri tempi, dice sempre,praticamente con lo stesso significato, senza sapere il greco e probabilmente neanche il latino, " può sempre essere vero anche il contrario".

A modo mio ha detto...

Considerato che questo è il blog di una società sportiva (apolitica e apartitica come tutte le società sportive e come dovrebbe essere il Coordinamento) ed è impostato prettamente su fatti che coinvolgono direttamente la società, non scriverò il mio commento che invece può essere considerato "politico".
Rimando quindi al mio blog.
Prendo comunque atto di posizioni diverse anche all'interno del Coordinamento stesso, peccato che dall'esterno non se ne senta parlare...

alberto1968 ha detto...

proprio perché è il blog di una società sportiva e quindi apolitico, apprezzo molto, voglio continuare qui, in modo tale che ci si estragga, se i gestori del blog lo consentiranno, da logiche esterne allo sport ed allo sviluppo dei movimenti sportivi. Poichè faccio parte di una società che è iscritta al coordinamento ma che ha voluto in ogni caso nella sfera di autonomia, che nessuna affiliazione a qualsiasi coordinamneto-federazione-lega ecc. può violare, sperimentare e conoscere anche altre strade e realtà, senza disconoscere l'importanza dell'istituto coordinamento, vorrei far notare alcune cose. La posizione della nostra società non è mai stata nascosta, sempre espressa, fatta alla luce del sole e messa a disposizione di tutti. Quindi non è vero che nessuno esprime posizioni più o meno, a seconda degli argomenti, diverse dal presidente, cosa che ritengo lecita in ambito democratico, nulla toglie che allo stesso tempo si rimanga entro il coordinamento perchè la linea di maggioranza espressa e sintetizzata dal presidente, essendo egli pro-tempore, proprio per questo motivo è a tempo e non sine die e per verità rivelata, diversamente saremmo in una monarchia eriditaria. Detto questo quindi anche noi avevamo cercato di partecipare alla manifestazione di domenica 16 gennaio. Poi ripeto per vari motivi non si è partecipato. La cosa ripeto mi è dispiaciuta ma a questo punto ancora di più che per il solo motivo di mancata partecipazione ad un momento di aggregazione, ma perché avrei voluto aver contezza diretta delle parole che vengono attribuite al nostro presidente pro-tempore del coordinamento. Quindi ribadisco la mia richiesta fatta nel post precedente chi avesse voglia di fare una cronaca degli eventi oggetto dei commenti se cortesemente potesse farlo. Poi una appello anche al nostro presidente, non avendo almeno per quanto a mia conoscenza un blog ufficiale ma un sito di immagini, scelga cortesemente un blog a suo giudizio imparziale e dica agli affiliati al coordinamento, che non hanno potuto partecipare alla manifestazione di domenica scorsa, di cui è pro-tempore presidente cosa ha detto che ha destato così tanto scalpore, anche per comprendere se le parole che le vengono attribuite corrispondano al vero. Per capire cosa le viene attribuito non mi metterò a ripetere cose dette da altri ma può tranquillamente, poiché la so una persona informaticamente avnzata e sempre informata, farsi un giro nei vari blog. Grazie

Marco ha detto...

Grazie a tutti per aver colto l'a-politicità nochè l'imparzialità di questo blog; il punto è proprio questo, se per voi la festa al teatro goldoni e la festa inaugurale non hanno offerto spunti di riflessione in merito ai sopracitati concetti,per noi non c'è nessun problema. Il post in questione mi sembra già sufficente per catturare l'attenzione, non vogliamo per forza alimentare polemiche e non sta certo a noi l'onere di fare ulteriori cronache, il rischio è quello di perdere la nostra neutralità di fronte agli eventi

A modo mio ha detto...

@alberto1968: non mi sembra sia solo un caso legato alle parole usate, ma anche al modo di esprimerle anche in moltissime altre occasioni.
Se il presidente pro-tempore ha nel suo modo di fare qualcosa che lesiona l'immagine del coordinamento, almeno potrebbe far parlare qualcun'altro, magari uno speaker ufficiale che non esasperi o depauperi i contenuti usando toni da osteria.
Forse però è meglio continui seguendo questa linea che mette in evidenza tutte le criticità di un modo di esporsi un po' volgare. Non mi scandalizzo di nulla ma un incarico rappresentativo meriterebbe di essere affrontato con sobrietà e rispetto verso anche altre minoranze. Invece, mi ripeto, sembra che le posizioni avverse non esistano: non si può minacciare chi vuol "disgregare" il movimento. Anzi un presidente responsabile, se ammettesse pubblicamente le criticità interne aprendo al dialogo realmente sarebbe molto più apprezzato.
Sottolineo anche il "pro-tempore": cisto che è difficile dare un automaico ricambio alla presidenza sarebbe necessario imporre un ricambio obbligatorio. Lo si fa in molti ambiti legati al potere, non vedo perché tale scelta non sia possibile nell'ambito di un qualcosa che è a metà fra un'associazione e un organo tecnico.

Gabriele L ha detto...

Coordinamento o non coordinamento, questo è il dilemma.

alberto1968 ha detto...

a manifestazioni come quella del goldoni da tempo non vi partecipo più, perchè personalmente non mi piace, quindi degli spunti di riflessione per me erano stati posti da tempo. Quello che volevo comprendere al di fuori dei commenti era il tenore anche della manifestazione inaugurale, se si era ripetuta nei modi e toni simile a quelle del goldoni. Quindi considerato che informazioni più di dettaglio, rispettando le scelte di ognuno di voi, non riesco ad ottenerle correrò il rischio di parlare sui commenti. Confermo le mie perplessità e non allineamento su manifestazioni così gestite e le relative esternazioni.
Poi se permermettete non condivido la posizione coordinamento si o no, ma penso si debba parlare di che tipo di coordinamento perché di ogni esperienza non è mai tutto negativo ovvero positivo.

Gabriele L ha detto...

Non era coordinamento si o no, è cordinamento o non cordinamento, questo è il dilemma.
Un dubbio amletico che non si ferma a "coordinamento si o no" (poichè è naturale pensare ad un'associazione come questa nel quale riconoscerci tutti dagli amatori ai professionisti uniti per la voga alla veneta), ma è questo coordinamento o deve essere riformulato?

lillo ha detto...

quanto di più corretto e onesto è stato espresso in queste righe da me appena lette, senza retorica, lontane dai proclami presuntuosi di taluni paladini, grazie per aver dato voce con eleganza a chi non condivide l'urlo dell'ignoranza. lillo venezia