Dopo la Vogalonga si è svolto il consueto corteo con i figuranti delle repubbliche marinare, a piedi, come vuole la tradizione; essendo forse un po' "piccanti" (come sempre), ci sembra nettamente poca cosa nei confronti di quelli acquei proposti da Venezia per altre manifestazioni (Vedi Storica e Sensa).
Fa sempre piacere, invece, vedere il "bacino S. Marco" privo del quotidiano moto ondoso.
La regata offre spettacolo: Le quattro polene allineate al cordino: lo sparo, VIAAA!!!!!.
Pisa ed Amalfi dimostrano superiorità dalle prime alle ultime battute, nonostante avessero i numeri d'acqua peggiori: rispettivamente uno e due. Genova sembra poter resistere all'inizio, ma demorde presto, Venezia arranca mentre le prime due allungano, vittoria millimetrica di Amalfi, che rimonta di potenza il distacco inflitto nelle prime battute dal galeone pisano, Genova terza distaccata; Venezia è quarta con un distacco quasi imbarazzante preso dai primi.
Alle fine reclami inerenti il rispetto del campo di gara, sembrano dare qualche speranza di "vittoria tecnica" ai nostri, ma per noi le regate si vincono con i remi e le infrazioni, se ci sono state, ci sono sembrate ininfluenti ai fini della graduatoria; comunque attenderemo il verdetto dei giudici per una classifica ufficiale.
Il nostro ringraziamento e la nostra ammirazione va a coloro che hanno comunque rappresentato la città dignitosamente, non riusciamo però ad astenerci da una nota polemica. Avremmo voluto veder vogare in galeone qualche atleta della "Voga Veneta"; ci risulta che più di qualche edizione sia stata vinta da equipaggi formati con atleti provenienti dalla nostra disciplina, ovviamente, immaginiamo che l'equipaggio che ci ha rappresentato sia il più forte che potevamo schierare. Il nostro messaggio è volto ad essere più di carattere nostalgico che tecnico; mi ricordo qualche anno fa, quando vogava in galeone Giampaolo D'este: immagino un galeone verde con a bordo lui, il suo compagno, i cugini Vignotto e gli altri bandierati della Storica; so che non sarà mai possibile, ma la fantasia non ha confini e quindi vi dico che lo immagino veloce, potente e naturalmente primo.
4 commenti:
Avrei puntato di più sulla atmosfera e sui colori. Tra l'altro se avessi pensato di essere nel giusto e nell'opportuno, non mi sarei limitato ad insinuare ma avrei spiegato a chiare note i motivi degli accenni polemici, che comunque mi sarei risparmiato. Ad ogni modo il messaggio che sembra essere sottinteso è:"Noi siamo i meglio, i più bravi, i più forti", mancava solo dire per "grazia divina" e il quadro era completo. Umiltà, ragazzi, umiltà e tolleranza e poi dire chiaro e forte, ironia se serve, mai insinuare. Capite dovremmo essere cittadini del mondo prima che veneziani, sportivi prima che regatanti. Comunque non so se il sindaco ha fatto bene, quegli altri erano veramente più forti, molto più forti di noi.
Non è certo questione di superbia, il mio voleva essere un' intervento campanilistico, romantico se mi è concesso il termine: Ho avuto un pensiero a riguardo e ho deciso di condividerlo con l'intento di suscitare qualche emozione, rileggi il post, si parla di fantasia e di ricordi, inoltre è specificato che l'armo di Venezia, probabilmente, era il più forte che si poteva schierare. Marco
Non bastavano le polemiche ai giudici, all'organizzazione, al tempo impiegato per il verdetto finale..per questo palio delle repubbliche mancava anche la polemica al post... Ormai a Venezia (e non solo) lo sport più in voga è far polemica..diventerà mai sport olimpionico?
Posta un commento