Tra tagli, nuovi regolamenti e vecchi problemi anche quest'anno il comune di Venezia è riuscito ad organizzare la Storica: ormai lontane, finalmente sopite, le polemiche, si rinnova ancora una volta la grande festa della Voga alla Veneta.
Il tempo dovrebbe reggere: sole e temperature ideali, tutto esaurito alla "Machina" e tra gli spalti addobbati per l'occasione; una domanda aleggia nell'aria: Tezzat-D'este o Vignottini?
Anche questa edizione della regata sarà appannaggio di uno di questi due contendenti? Gli esperti di certo non si tirano indietro, non mostrano dubbi: tutti i pronostici a favore dell'uno o dell'altro.
Puntuale, dalla seconda metà degli anni novanta, si ripresenta il dilemma nella gara dei Gondolini: tutto ruota intorno alle indiscrezioni sulle ultime settimane di allenamenti dei "big" e sul loro stato di forma fisica.
Sarà la ennesima sfida a due? Come non mai gli avversari incalzano in questa occasione: un errore, anche un piccolo errore, potrà risultare fatale e pesare come un macigno sulla classifica finale.
Ancora una volta il sontuoso corteo storico evocherà, nel fasto dei variopinti costumi medievali, il serenissimo orgoglio; ancora una volta si rinnoverà la festa dei tifosi ardenti, dalle barche, dalle fondamenta e dai balconi dei palazzi. Nella "Machina" ci saranno le autorità, come sempre la diretta RAI celebrerà l'occasione.
Prima di tutto la sfida dei Galeoni, poi le "Bisse del Garda", a seguire le regate delle barche veneziane; come già nelle ultime edizioni, per prime si sfideranno in Canal Grande le "Maciaree", tenero orgoglio delle Remiere.
La regata dei Giovanissimi farà da "ouverture", in bacino, davanti allo struggente monumento "alla partigiana", schiaffeggiata dall'assurda insolenza del moto ondoso; qui la coppia Quintavalle-Zanella cercherà di riaffermare la supremazia dimostrata alle selezioni.
Ma gli altri equipaggi non si sono ancora arresi; certamente gli altri contendenti sui loro Pupparini del cantiere Amadi - più tecnici e veloci di quelli che hanno vogato nelle regate precedenti alla Storica - non staranno a guardare, primo di tutti il duo Ballarin-Rosada.
Dopo i Giovanissimi sarà il turno delle Donne, agguerrite, eleganti; impavide e fiere sulle loro scattanti Mascarete da regata messe a punto per l'occasione con consumata maestria.
Anche in questa gara, certamente non meno sentita di quella dei Gondolini, troviamo veri campioni: tra i "fuoriclasse" non solo le coppie favorite Schiavon-Ragazzi e Scaramuzza-Scarpa, ma anche molti altri equipaggi, così i numeri d'acqua e la tensione potrebbero far sbucare inaspettati ″conigli″ dal cilindro della regata.
Come sempre, a seguire, attesissima ed avvincente, la gara delle Caorline: spinte dalla foga dei sei vogatori protesi sui loro remi, coronate di schiuma, voleranno le nove prore ricurve; voleranno, colorate e potenti, dritte verso punta della dogana.
Mille pronostici, ma favoriti su tutti, dovrebbero spuntarla o il celeste di Franco dei Rossi o il rosa di Alessandro Secco, anche se a tener conto dei minimi distacchi registrati alle eliminatorie, è indubbio che peseranno non poco sul risultato finale il sorteggio delle corsie e gli ultimi assestamenti degli equipaggi.
Mentre le Caorline chiudono la loro gara, ai Giardini, indossata la smagliante divisa da regata, i campioni, maglietta di righe bianche e blu e pantaloni candidi, "pescheranno" il numero d'acqua; poi per ultima, dopo il fatidico colpo di pistola, partirà la regata più attesa: per quaranta minuti, i tifosi trattenendo il fiato, con il ″cuore in bocca″, seguiranno le gesta dei Campioni.
A Venezia, il giorno dopo, non si parlerà d'altro; un altro splendido dolce ricordo nella memoria degli appassionati, il ricordo di un pomeriggio di domenica nel magico settembre veneziano: il sole ancora caldo che riverbera d'oro il profilo dei palazzi, la gente in festa lungo le rive del Canal Grande, le barche in regata, alate nei remi.
Nessun commento:
Posta un commento